I SET - C'è la diagonale Carraro - Lamartina a comandare il gioco di Davanzo, che sceglie Masiero e De Bortoli alla mano, Cibin e Cesario Greggio posti 3 e Guerrato libero. Arsenov ha le idee chiare: Veronica Zanon - Dissegna diagonale offensiva, Comunello e Sgarbossa schiacciatrici-ricevitrici con Bresolin e Calamai al centro a sfruttare le ricezioni del libero Scanavacca. I primi scambi sono semplicemente pazzeschi, sintomo della grandissima voglia delle due squadre di portare a casa il titolo. Sgarbossa inizia a martellare nonostante il buon muro veneziano, imitata dall'altra parte da De Bortoli; il ritmo è incalzante e le giocate qualitativamente eccellenti: a Lamartina risponde Bresolin, ma è soprattutto la fretta a giocare le carte peggiori di un mazzo biancoblu ottimo. Lo capisce Davanzo, che sull'attacco forzato e out di De Bortoli (8-11) chiama il primo time out, venendo premiata con l'ace di Cesario Greggio per l'11 patta. San Donà torna più lucida in campo anche dopo il sorpasso e seguente chiacchierata di Arsenov, inaugurando un punto a punto che, vivendo anche di qualche errore, sfocia nel break decisivo a partire dal 15-15: Masiero graffia la parallela, Lamartina il muro bassanese, entrambe trovando fortuna; quella che non ha Sgarbossa, per due volte fermata dal nastro in attacco plasmando il 20-16 con cui si apre l'ultimo rettilineo. Il Service Med tocca il +6, ma proprio lì le leonesse ruggiscono fino al 23-21, che spaventa sì le lagunari, ma non Cesario Greggio, che in primo tempo procura 3 set ball. Il primo lo annulla Comunello, il secondo lo trasforma Carraro, che sfrutta un errore in ricostruzione delle giallorosse per mettere giù il 25-22 finale.
II SET - Quello che era stato il tallone d'Achille di Bassano nel set precedente, la ricezione, si dimostra croce anche al rientro in campo per Comunello e compagne. 4-0 subito con il fortunoso ace di Masiero aiutato dal nastro, per una forbice che si apre ancora sulla ricezione fallosa di Sgarbossa nel turno dai 9 metri di Cesario Greggio. Bassano si risveglia dall'incubo sul 9-2, in un rovo di spine che per le venezine è in realtà un comodo cuscino; Calamai e Dissegna provano a suonare la carica ricucendo fino al -4, ma a fare la differenza è un momento di appannamento dell'Imoco: cadono tre palloni sanguinosi e sul 12-10 Davanzo decide di parlarci su, senza però trovare le risposte sperate: la parità giunge al 12, ma invece di cavalcare l'onda, Bassano si ferma, dando ossigeno alla ripresa biancoblu. Dal 13-13 al 16-13; dal 16-15 al 18-15, in un'altalena infinita di punteggio e palpitazioni. De Bortoli si carica le compagne sulle spalle e firma tre punti pesantissimi (saranno 9 a fine periodo) compreso l'ace del 20-17 che scalda la volata; il Brunopremi torna a -1 con Calamai e col muro di Zanon, Masiero bombarda la palla dei due set point, anestetizzati da capitan Comunello; servono i vantaggi e la spunta, in un finale di pathos puro, Bassano, premiata da un regalo avversario nella gestione di una freeball, e in definitiva da Sgarbossa, che incenerisce la parallela per il 25-27 conclusivo.
III SET - Si riparte da zero, ma con un Bassano galvanizzato e con un San Donà interrogato sui perché di un parziale perso dal +7. Eppure il vento continua a cambiare, facendo del match una traversata a vista; gli unici fari sono De Bortoli e Sgarbossa, con Bassano che tiene la testa avanti grazie a Calamai (6-8), abile a giocare di fioretto per l'8-9. Le ragazze di Davanzo concedono qualcosina dai 9 metri e vedono salire il livello della difesa avversaria, ma trovano proprio al servizio il punto del sorpasso, con l'ace di Masiero sinonimo di 12-11. Impossibile trovare una logica all'elastico del punteggio; molto più semplice ammirare la palletta di De Bortoli per il 14 pari o la pazienza con cui le vicentine si costruiscono il +5 grazie all'ace di Tartaglia. O la pipe ancora di De Bortoli che, tradotta nel 17-20, convince Arsenov all'interruzione; dalla quale riparte ancora col piede giusto Cesario Greggio, ma anche Calamai, chiamata in fast per il 18-21. San Donà non molla ribattendo colpo su colpo, ma trova proprio nella centrale di Arsenov il muro che blocca la seconda linea di De Bortoli; che si rifà in diagonale (21-22), ma che nulla può contro il block eretto anche da Tartaglia, sinonimo di tre palle set. La prima se ne va sempre grazie alla capitana lagunare; la seconda è quella buona, perché l'omologa Comunello mette giù l'unico, pesantissimo punto del proprio terzo set col mani fuori del 22-25.
IV SET - L'ultima chance sandonatese è un
quarto periodo alla morte, concetto espresso in modo chiaro e inconfutabile
dall'azione che porta al 3-2 di De Bortoli, autentica figura della partita con
33 punti complessivi. Bassano però inizia a sentire profumo di vittoria, profumo
di cui è inebriato il triplo muro di Calamai per il 6-9 su cui le giallorosse
costruiscono la propria partenza. Si gioca di fino, si gioca d'intelligenza e
anche un po' di gestione delle energie, sia fisiche che mentali; quelle che
sembra non avere più il Service Med, affondato al -5 dall'ace dell'onnipresente
Calamai, e aggrappato alla vena di Chiara De Bortoli: suo il mani fuori del
12-13, reso effimero dalla coppia Sgarbossa - Dissegna. Che è la stessa che
riporta la parità a 16 con un errore a testa, prima che Calamai faccia il bello
e il cattivo tempo: muro e primo tempo per il 16-18, block subito da Cesario
Greggio per la parità a 19 che stappa l'ultima bottiglia: resa frizzante da
Masiero, De Bortoli e Carraro (23-20), dalla palla recuperata da Guerrato
dall'altra parte del campo, dall'attacco di Comunello per il 23-22. Il finale è
da apnea: ancora Masiero regala due tie break point a San Donà, messi a frutto
da De Bortoli con la schiacciata del 25-22 che siginifica quinto set.
V SET - Il volley è crudele perché qualcuno deve perdere a prescindere
dai meriti e dallo spettacolo: Service Med Imoco Volley San Dona e
Brunopremi.com Bassano danno il là all'ultimo chilometro della maratona di
Castelfranco con il confronto a distanza fra i capitani De Bortoli e Comunello:
tutto loro il 2-2 di partenza, prologo di un quinto set esaltante. Le veneziane
prima subiscono Dissegna, poi ribaltano sul 6-5 grazie ad un errore di gioco
giallorosso, e al cambio campo sono avanti di uno col block in di Masiero. Si va
di punto a punto, si va verso una conclusione epica: Calamai griffa l'ace
dell'8-10, Comunello la diagonale stretta del 9-12 che mette San Donà alle
corde. Davanzo ci parla su: attacco e battuta vincenti di Cesario Greggio e la
parallela di De Bortoli (12-13). Il finale è un soffio: muro di Carraro, ace di
Greggio e match ball San Donà. Comunello annulla ed è 14-14 al termine di
un'azione sensazionale; Cibin mura ed è secondo match point: quello buono,
perché la palla cade in azione concitata dopo la battuta "slash" di Carraro e
possibile tocco del muro biancoblu. Finisce 16-14, finisce con San Donà campione
regionale.
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