giovedì 4 marzo 2010

Basilica di Sant'Antonio da Padova.

Edno e Vanessa accanto la Basilica e dentro d'essa.
Fotto scatatta nella ocasione in cui siamo andatti a Padova nell mese de agosto de 2009.
Quello che se segue qui giu é estrato da Wikipedia.
Arca del Santo
La Basilica di Sant'Antonio a Padova, conosciuta dai padovani semplicemente come il Santo, è la più importante chiesa della città e una delle più grandi e visitate al mondo. Non è comunque la cattedrale patavina, titolo che spetta al duomo. In essa sono custodite le reliquie di sant'Antonio di Padova.
La piazza antistante ospita il monumento equestre al Gattamelata di Donatello. Donatello realizzò anche le sculture bronzee (Crocifisso della basilica del Santo, statue e formelle di varie dimensioni) che il Boito ha collocato sull'altare maggiore da lui progettato.
A tutt'oggi la chiesa è una delle sole 4 appartenenti allo Stato Vaticano e non site nella capitale, ed è soggetta alla sua giurisdizione. Tra le altre ricordiamo il Pontificio Santuario della Beata Vergine Maria del Santo Rosario di Pompei, la Basilica della Santa Casa a Loreto in provincia di Ancona, la Basilica di San Francesco ad Assisi in provincia di Perugia.
Cappella delle reliquie
Il corpo del santo era stato sepolto, come da suo desiderio, nella chiesetta di Santa Maria Mater Domini, accanto al convento da lui fondato nel 1229. È questa chiesa il nucleo da cui parte la costruzione della Basilica che la ingloba come Cappella della Madonna Mora. La costruzione della basilica comincia probabilmente già nel 1232, un anno dopo la morte di sant'Antonio da Padova, e si protrae fino al 1310. Modifiche all'assetto della Basilica si prolungano fino al XV secolo, con un forte impulso dopo l'incendio e conseguente crollo di un campanile nel 1394. I lavori del XV secolo includono il rialzamento del deambulatorio e il riassetto del coro, con la costruzione di una nuova cortina. Pietro Lombardo figlio di ser Martino da Carona, scultore e architetto, all'età di 29 anni nel 1464 è attivo nella Basilica del Santo ove scolpisce in stile rinascimentale il monumento di Antonio Roselli e nel 1467 la lapide sepolcrale di Jacopo Pavini.
Facciata, con al fianco il monumento equestre al Gattamelata
È caratterizzata da una perfetta armonizzazione di diversi stili: la facciata a capanna romanica; i contrafforti che si sviluppano fino a diventare archi rampanti che, in parallelo, scandiscono con regolarità lo spazio e le cupole in stile bizantino. I campanili richiamano, poi, quelli di San Marco a Venezia, ma è, del resto, tutto lo spazio coinvolto ad essere bizantino, con la mediazione di Venezia. Il chiostro del Capitolo ospita interessanti tombe di docenti dell'Università di Padova, fra cui quelle di Bonjacopo Sanvito e Raniero degli Arsendi.

Nessun commento:

Posta un commento